I corsi d’acqua naturali sono stati categorizzati sulla base della comunità ittiche attesa. La Carta delle Vocazioni Ittiche non è una Carta Ittica, non rappresenta quindi ciò che attualmente è presente nei corsi d’acqua regionali ma ciò che originariamente c’era. Per tale motivo, centrale in questo studio è stata la ricerca bibliografica e le interviste a pescatori e guardiapesca, i dati ottenuti dai recenti monitoraggi hanno rappresentato invece un supporto. È chiaro che le attuali comunità possono differire, anche notevolmente, dall’atteso e ciò principalmente a causa di effetti diretti e/o indiretti dell’attività umana, ma la conoscenza della comunità attesa dovrebbe rappresentare ciò a cui dobbiamo tendere, principio sul quale si basano tutti gli Indici Biotici.Le indicazioni fornite dovrebbero aiutare non solo ad individuare nelle comunità attualmente presenti nei corsi d’acqua le specie alloctone, quindi originariamente estranee al territorio regionale, ma anche le specie transfaunate, ovvero le specie che sono state trasferite da un bacino ad un altro della stessa Regione.Si raccomanda la lettura della relazione illustrativa e si ricorda che, in relazione alla vastità ed eterogeneità del territorio analizzato, per la ricostruzione di una comunità attesa è necessario integrare le informazioni relative alla lista di specie (Principali ed Accessorie) fornite nella Carta con la conoscenza delle caratteristiche ambientali che possono, a secondo a dei casi anche escludere alcune delle specie Principali, oltre a quelle Accessorie. Ad esempio, a seconda dell’ordine di appartenenza, un affluente può ospitare stabilmente solo alcune delle specie Principali riportate per la zona ittica di appartenenza, benché le restanti siano di fatto presenti nel corso principale in cui affluisce. La presenza di tutte le specie indicate non è quindi un target da raggiungere. Inoltre, è necessario sottolineare che la Carta delle Vocazioni Ittiche è uno strumento “in divenire”, poiché segnalazioni, suggerimenti, aggiornamenti sono necessari soprattutto per quanto attiene le zone attribuite tramite “giudizio esperto”.